I medici non bastano: 80 milioni dall’ASL ai privati per le convenzioni

Aumentati i budget alle cliniche private grossetane per specialistica e chirurgia ambulatoriale. E Pegaso è pronto a introdurre l'oculistica

I medici all’Asl non bastano. E neppure si trovano. Le liste d’attesa, che pure nell’Asl Sud Est sono più corte che altrove, si allungano. Per questo l’Asl Sud Est ha deciso di ricorrere in modo più massiccio ai privati, stipulando convenzioni con numerose cliniche su tutto il territorio.

Convenzioni che permettono agli utenti di accedere alle strutture private per le prestazioni ambulatoriali, le visite e la diagnostica per immagini, pagando solo il ticket. Convenzioni valide per il 2024, ma rinnovabili per il 2025.

L’Asl Sud Est investe complessivamente quasi 80 milioni di euro di cui, solo per i residenti sul territorio (Grosseto, Siena, Arezzo), 21 milioni per la specialistica ambulatoriale, 2,3 milioni per la chirurgia ambulatoriale e 7,6 milioni per il ricovero ospedaliero (in Maremma non ci sono strutture di questo tipo, ndr).

Sono previste cifre minori per i residenti in Toscana fuori dal territorio dell’Asl Sud Est, mentre per i residenti fuori regione sono previsti quasi 3 milioni per le prestazioni ambulatoriali e oltre 38 milioni di euro per i ricoveri.

46 milioni per i ricoveri ospedalieri, in 3 strutture

In particolare i circa 46 milioni destinati al ricovero ospedaliero se li dividono, in proporzioni diverse, solo 3 strutture: il Centro Chirurgico Toscano di Arezzo (22,5 milioni), l’Assisi Project (ospedale San Giuseppe, 15 milioni), sempre di Arezzo e il Rugani Hospital di Siena (8,6 milioni).

In Maremma, solo per la specialistica ambulatoriale, sono stati stanziati 5,5 milioni di euro, oltre a mezzo milione di euro per la chirurgia ambulatoriale.

Per la scelta delle strutture è stato indetto un bando, che scadeva il 15 dicembre scorso, rivolto appunto alle strutture accreditate sul territorio.

In questi giorni il direttore generale Antonio D’Urso ha firmato tre delibere (77, 92 e 100) con le quali vengono individuate le strutture per la specialistica ambulatoriale (delibera 77), la chirurgia ambulatoriale (delibera 100) e per il ricovero (delibera 92).

In base alla valutazione delle commissioni esaminatrici è stato assegnato un punteggio a ciascuna struttura per la ripartizione dei fondi. E le strutture maremmane hanno avuto tutte un importante aumento rispetto al 2023.

D’Urso: “Una risposta ai cittadini”

È lo stesso direttore generale Antonio D’Urso a spiegare cosa c’è dietro questa scelta.

«Anche se l’Asl Sud Est ha buone perfomances per quanto riguarda le liste di attesa, con questo impegno economico importante andiamo incontro il più possibile all’utenza. La carenza di medici da assumere è un problema serio, per questo ci rivolgiamo ai privati. In particolare in Maremma sono aumentati notevolmente gli importi sia per la specialistica ambulatoriale, quindi la diagnostica per immagini e le visite, sia per la chirurgia ambulatoriale».

I nuovi budget per le strutture per la specialistica ambulatoriale

In particolare in Maremma il Centro Vesalio (del gruppo Alliance Medical Diagnostic) passa dai circa 2 milioni di euro del 2023 a 3,9 milioni, il centro Vasari da 40mila a 650mila, Galileo Immagine di Follonica da 400mila a quasi 600mila e il Centro Pegaso da 238mila a 488mila.

Pegaso pensa di introdurre anche l’oculistica

Alessandro Giglio, CEO Medical Group, i nuovi proprietari del Centro Pegaso, così commenta, annunciando che in via Birmania presto arriverà anche l’oculistica.

«Il budget ambulatoriale per il Centro Pegaso è passato dai 238.000 euro dello scorso anno ai 488.000 attuali, e questo significa solo una cosa: che la commissione ha ritenuto la nostra struttura assolutamente idonea dal punto di vista strutturale, strumentale e dell’organico. A ciò si aggiunge il budget riservato alla logopedia, che è stato confermato».

«Per quanto ci riguarda accogliamo con favore la notizia che il Centro Santa Lucia del prof. Vincenzo Sarnicola abbia ottenuto la convenzione per prestazioni oculistiche. Prestazioni che anche il nostro gruppo eroga nelle sue sedi ubicate in Lombardia, e per le quali stavamo valutando un investimento anche per la nostra clinica di Grosseto. Siamo assolutamente disponibili, in questo senso, a valutare la possibilità di iniziare a erogarle anche qui in Toscana con un’integrazione del budget».

Mezzo milione per la cataratta

La chirurgia ambulatoriale in convenzione riguarda soprattutto la cataratta, la convenzione viene stipulata con la clinica Santa Lucia, del dottor Vincenzo Sarnicola, che passa dai 30mila euro del 2023 ai 509mila del 2024.

«Eravamo convenzionati già da due anni – spiega lo stesso Sarnicola -, ma quest’anno faremo molti più interventi in convenzione. Siamo molto contenti di collaborare con l’Asl: per l’utente finale, quando paga il ticket, non c’è differenza fra pubblico e privato. Quello che conta è che abbia a che fare con professionisti di provate capacità ed esperienza».

Altre convenzioni, fuori dal bando, sono con alcune strutture che forniscono servizi di riabilitazione, in tutti i suoi aspetti.

Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità.